Comunicati stampa

17 Maggio 2016

Innovazioni e tecnologie in sanità: tra spending review e necessità di garantire salute

Exposanità edizione 2016, che si svolgerà con il patrocinio del ministero della Salute a Bologna dal 18 al 21 maggio prossimi, si conferma la prima manifestazione del settore in Italia con oltre 630 aziende espositrici, 235 iniziative tra workshop, convegni e incontri, oltre 600 ore di formazione professionale destinate agli operatori, 830 relatori e 54 partner coinvolti nella definizione del programma scientifico.

L’osservatorio “Produzione, ricerca e innovazione nel settore dei dispositivi medici in Italia” (ed.2015) di Assobiomedica ha censito 4.368 aziende attive nel settore che producono un fatturato pari a 10 miliardi di euro. Con 70.000 dipendenti, di cui l’8% impiegato in Ricerca e Innovazione, il settore si caratterizza per un alto tasso di innovazione con 26.000 brevetti depositati e 291 start-up.

Non stupisce quindi che elevata sia la qualità di prodotti, dei prototipi e delle innovazioni che saranno presentate nella prossima edizione della manifestazione tutta dedicata a questo settore che in Emilia Romagna rappresenta un segmento strategico del mercato e della produzione. Seconda in Italia, dopo la Lombardia, la regione Emilia Romagna conta l’11.7% di imprese che operano nel settore dei dispositivi medici con una distribuzione di fatturato pari all’11.6%.  Le 92 aziende emiliano romagnole che prenderanno parte alla prossima edizione 2016 di Exposanità rappresentano un tessuto produttivo fondamentale per la nostra regione, in termini di produzione, innovazione tecnologica, competitività e occupazione.

Di particolare interesse, non solo per un pubblico specializzato, saranno gli incontri dedicati all’approfondimento in termini di normative, sviluppo, tecnologie con forte impatto nella diagnosi e nella cura. Ampio lo spazio dedicato alle politiche sanitarie. Si comincia con Innovazioni e tecnologie in sanità: tra spending review e necessità di garantire salute (18 maggio 10.30 Sala Concerto).

La recente indagine Ocse (2015) ha rilevato che la qualità della nostra sanità è buona a fronte di una spesa contenuta: con i suoi 3.030 dollari pro capite l’Italia, infatti, spende molto meno dei Paesi limitrofi quali Austria (4.593), Francia (4.121) e Germania (4.650). Anche secondo l’agenzia americana di notizie finanziarie Bloomberg il nostro Servizio sanitario nazionale è uno dei migliori del mondo: l’Italia si colloca al terzo posto, dietro solo a Singapore e Hong Kong ma davanti a Giappone, Corea del Sud e Australia. La Francia è ottava, la Norvegia undicesima, la Svizzera quindicesima, la Germania ventitreesima e gli Stati Uniti si piazzano al 44° posto sui 55 Paesi messi a confronto. A colpire in modo particolare è la nostra aspettativa di vita fissata a 83 anni, superiore a quella americana, 79 anni, pur avendo prodotto tagli alla spesa pari al 9,2%: il nostro sistema sanitario spende circa un terzo in meno (3.030 dollari pro capite) di quanto spendono gli USA (8.895 dollari pro capite) e nonostante questo siamo risaliti dal sesto posto del 2013 al terzo nel 2014.

Ma come affrontare la necessità di tagli e rigore senza mettere a rischio la qualità del nostro sistema sanitario e il difficile equilibrio tra alte prestazioni, efficienza e spending review? Come colmare il divario tra regione e regione che ancora caratterizza il quadro nazionale? Quale l’apporto che aziende e nuove tecnologie possono offrire per mantenere e migliorare le prestazioni in sanità?

Su questo si confronteranno i relatori del convegno tra i quali il presidente della commissione Affari Sociali della Camera dei deputati Mario Marazziti, il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, l’assessore alla Sanità dell’Emilia Romagna, Sergio Venturi, l’assessore alla Sanità del Piemonte, Antonino Saitta e il presidente di Assobiomedica, Luigi Boggio. Porteranno il loro saluto Giuseppe Nardella, presidente Senaf e Jorge Lemus, ministro della Salute della Repubblica Argentina.

Sarà proprio l’Argentina l’ospite d’onore dell’edizione 2016 di Exposanità. La Regione Emilia Romagna e l’Università degli Studi di Bologna infatti annunceranno, nel convegno “La cooperazione fra Emilia Romagna ed Argentina tra formazione, istituzioni e mercato”, in calendario per 18 maggio alle ore 15 (sala Concerto – Centro Servizi) l’“Osservatorio di economia sanitaria Italia-America Latina” e il Master internazionale di politica sanitaria.

La rete locale e internazionale di contatti e relazioni consentirà all’Osservatorio di studiare e analizzare in modo comparativo le imprese e i mercati al fine di favorire politiche e interventi di cooperazione e di acquisizione tra le aziende. Il programma di collaborazione proseguirà fino a fine settembre con una delegazione di imprese che saranno presenti alla fiera Expo Medical di Buenos Aires (28-30 settembre). L’obiettivo infatti è quello di creare uno strumento qualificato per identificare, partendo dall’analisi del mercato, dalla domanda e dall’aspettativa di salute delle persone, le opportunità di cooperazione produttiva tra le imprese dell’America Latina e d’Europa. Allo stesso tempo il Master internazionale, realizzato in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, l’Alma Mater, l’Universidad Nacional del Litoral (Santa Fe) e Universidad Federal do Rio Grande do Sul (Porto Alegre Brasil), formerà professionisti e dirigenti specializzati in politiche sanitarie e gestione strategica dei servizi al fine di innovare l’organizzazione e il funzionamento del sistema sanitario e sociale. Il programma del Master, basato sulla comparazione dei sistemi sanitari d’Europa e America Latina, è destinato a professionisti sia delle strutture pubbliche che private, latino americane ed europee, che desiderino acquisire competenze di gestione e impresa per l’erogazione dei servizi sociosanitari.

Al convegno, moderato dall’assessore alla Sanità della Regione Emilia Romagna, Sergio Venturi, parteciperanno Carolina Inés Rocca, Provincia di Buenos Aires, Ana Maria Bou Perez, Città di Buenos Aires, Ricardo Campodonico, Hospital el Cruce, Mario Cavalli, direttore generale del Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna, Giovanni De Plato, Università di Bologna, Giulio Bertini, Noema Life Argentina.

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