Comunicati stampa

09 Maggio 2022

Digitale e Nuove Tecnologie a supporto del miglioramento e dell’innovazione in Sanità

Bologna, 7 maggio 2022 – È cominciato il conto alla rovescia per Exposanità, la mostra internazionale a servizio della sanità e dell’assistenza, in programma dall’11 al 13 maggio 2022 a Bologna. Come sempre, sarà l’occasione per confrontarsi sul futuro, un futuro in cui le nuove tecnologie svolgeranno un ruolo sempre più importante per offrire un servizio efficiente e all’altezza delle nuove sfide. Ecco perché Exposanità ha deciso di dedicare uno dei sette saloni espositivi proprio alla Sanità digitale, un Salone cioè dell’informatica sanitaria e della telemedicina. Lo spazio si propone di offrire a tutti gli attori e responsabili che a vari livelli gestiscono o devono utilizzare l’ICT (Information & Communication Technology), una panoramica delle apparecchiature e tecnologie più innovative a supporto del miglioramento e dell’innovazione in Sanità.

 

Le tecnologie assistive, o “ausili, quali occhiali da vista, carrozzine, comunicatori, protesi, assicurano alle persone con disabilità, anziane e con malattie croniche o rare, l’indipendenza e migliorano la qualità della vita, permettendo loro di partecipare all’istruzione, al lavoro e alle attività sociali. Proprio per questo l’Organizzazione mondiale della Sanità ha promosso un’indagine nei vari Paesi, cominciata nel 2021 e conclusasi da poco, sull’utilizzo delle tecnologie assistive in grado di consentire a tutti la possibilità di una vita piena nonostante le condizioni di maggiore fragilità.  Accesso alle Tecnologie Assistive in Italia è l’appuntamento organizzato a Exposanità il 12 maggio dall’Istituto Superiore della Sanità, dedicato a quegli ausili fondamentali per le persone con disabilità, molti anziani e malati cronici. Ad oggi, si stima che più di un miliardo di persone nel mondo abbiano bisogno di almeno una tecnologia assistiva, ma solo il 10% di queste vi ha effettivamente accesso per una serie di motivi: costi elevati di alcune tecnologie, mancanza di informazioni, disponibilità effettiva dei prodotti, insufficiente formazione dei professionisti, scarsità di personale specializzato sugli ausili, politiche inadeguate o finanziamenti insufficienti. Per l’Italia, l’indagine è stata affidata dall’OMS a un consorzio di enti composto dall’Istituto Superiore di Sanità, Fondazione CENSIS, la rete Nazionale dei Centri Ausili GLIC e AIAS Bologna onlus. Nell’indagine sono stati coinvolti più di 10.000 partecipanti e nel complesso, il sistema dei servizi si mostra in grado di far fronte ai bisogni, con poco meno del 7% degli intervistati che dichiara di non avere l’ausilio di cui ha bisogno. I risultati dell’indagine saranno illustrati il 12 maggio a Bologna e, oltre a diffondere le prime analisi disponibili, l’iniziativa sarà l’occasione per porre le basi di un Osservatorio istituzionale sulle tecnologie assistive nel nostro paese.

 

Ma sono numerosi anche i convegni dedicati alla digitalizzazione, a cominciare, l’11 maggio, da Hospital Building Management – HBM: Digitalizzazione, Project-Construction Management, Facility Management, HSE, organizzato da S.I.A.I.S., la Società Italiana dell’Architettura e dell’Ingegneria per la Sanità. L’appuntamento sarà l’occasione per stimolare un confronto su come pensare, progettare, costruire e gestire le strutture sanitarie nel periodo post-COVID19.

 

Sempre l’11 maggio si terrà Nuove tecnologie per la riabilitazione della persona, organizzato da S.I.M.F.E.R., la Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione. Dispositivi in grado di restituire il movimento, protesi sempre più simili agli arti naturali, tecniche che permettono di valutare e riabilitare le menomazioni. Sarà l’occasione per presentare tecnologie all’avanguardia nella riabilitazione, sistemi che possono rendere più efficiente il percorso riabilitativo rimanendo sempre vicini alla persona, adottando un approccio personalizzato. Nell’ambito del convegno sarà anche presentato nel dettaglio un caso clinico.

 

Ancora l’11 maggio in programma Sanità digitale: esperienze regionali e prospettive di sviluppo per la gestione della cronicità, organizzato da Exposanità. La digitalizzazione dei servizi sanitari e sociosanitari è tra le voci maggiormente finanziate dal PNRR ed è l’elemento su cui si fonderà la vera evoluzione del SSN. Tanto più in relazione ad un tema complesso ed articolato come quello della gestione dei pazienti cronici, il sostegno delle soluzioni digitali potrebbe risultare fondamentale per una loro migliore organizzazione e una maggiore sostenibilità economica. Il convegno vedrà le maggiori regioni italiane confrontarsi riguardo la digitalizzazione dei servizi sanitari e socio-sanitari dei loro territori. Casi concreti di soluzioni già adottate verranno approfonditi per fornire agli addetti ai lavori esempi pratici.

 

Il 12 maggio protagonista, invece, AISIS, l’Associazione Italiana Sistemi Informativi della Sanità, che dal 2003 vuole dare visibilità a chi si occupa professionalmente di ICT nelle Aziende sanitarie italiane. Il convegno promosso da AISIS, Il Fascicolo Sanitario Elettronico, interoperabilità e scenari futuri, vuole fare il punto su questo strumento nato ormai quasi dieci anni fa, ma le cui potenzialità ancora non sono sfruttate appieno.

 

Sempre il 12 maggio si svolgerà AI, 3D, mHealth nella medicina di oggi: personalizzare, prevenire e condividere per una sanità migliore: esperti del settore provenienti dell’Università degli Studi di Bologna spiegheranno cosa si nasconde dietro questi acronimi e spiegheranno le prospettive future che si aprono con l’utilizzo delle nuove tecnologie. È ormai chiaro infatti, soprattutto dopo l’esperienza della pandemia, che è imprescindibile un cambio di paradigma nei sistemi sanitari, in grado di superare tutti i limiti che la stessa pandemia ha messo in evidenza e consentire di intervenire in fase precoce della malattia, ridurre il numero di giorni di degenza ospedaliera, razionalizzare le decisioni attraverso la consultazione a distanza con gli specialisti, ridurre i costi delle cure. Le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale, la possibilità di utilizzare i big data sono in grado di segnare il superamento di questi limiti. La sanità digitale viene considerata la migliore soluzione possibile per fronteggiare le esigenze dell’assistenza sanitaria in termini di efficienza, di attenzione alla persona e di contenimento della spesa.

 

Il 12 maggio è la volta anche di Empowering Movement: esperienza e tecnologia per una semplificazione delle movimentazioni in area acuta, organizzato da Arjo Italia. Tra la teoria e la pratica, Arjo accompagnerà gli operatori di area acuta a scoprire e riscoprire, con nuova prospettiva, come l’unione fra ausili con tecnologia clinicamente riconosciuta, abbia un duplice impatto sulla prevenzione del rischio infortuni per gli operatori e sul benessere del paziente in ambienti critici.

 

L’intelligenza artificiale al servizio della sanità: la visione di Google Cloud e l’esperienza di Humanitas con GAIA (12 maggio) è promosso da Esosphera per dimostrare come l’intelligenza artificiale possa supportare anche il settore della sanità.

 

La manifattura digitale in chirurgia ortopedica è invece organizzato dal Technology Transfer Office dell’IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna (12 maggio). I trattamenti ortopedici standard offrono risultati soddisfacenti soprattutto in quelle tipologie di intervento più comuni e maggiormente eseguite. Nel caso di trattamenti più complessi, dove i più classici dispositivi non rispecchiano precisamente le caratteristiche proprie dell’anatomia, si assiste ad un più elevato tasso di fallimenti. Per far fronte a questi problemi, è necessaria una maggiore personalizzazione dei trattamenti ortopedici, e ciò sembra sempre più praticabile mediante l’utilizzo di nuove tecniche digitalmente assistite, come la stampa 3D e le simulazioni preoperatorie. Attualmente i dati scientifici che confermano l’efficacia di tali trattamenti a lungo termine sono ancora limitati, tuttavia, a livello internazionale, nel campo ortopedico, si sta assistendo ad un aumento dell’applicazione di metodiche orientate alla personalizzazione degli impianti, con sempre più evidente successo clinico. Partendo dalle immagini di risonanza magnetica, o dalle TAC, allo IOR vengono progettate protesi su misura in base alle caratteristiche geometriche e biologiche della persona ed alla tipologia dell’intervento, in un confronto costante con il chirurgo che effettuerà l’operazione.

 

Infine il 13 maggio è la volta di Barriere 2.0 promosso dalla sede di Bologna della UILDM, l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. Uildm Bologna dal 1982 è impegnata nel campo della disabilità. Questo convegno affronterà il tema delle barriere e dell’evoluzione dell’approccio ad esse. Oggi la tecnologia permette il loro superamento ma solo in parte e non sempre quelle architettoniche. Bologna, città storica, mal si presta ad azioni risolutive, ma è necessario comunque  intervenire. Sarà presentato, inoltre, il progetto Rampe, come esempio di collaborazione tra Comune e Associazioni di categoria, per la progettazione di una città più accessibile.

 

L’ufficio stampa

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Tutto il programma di Exposanità 2022 è consultabile qui

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