Comunicati stampa

04 Marzo 2016

In Italia scuole poco accessibili e senza ausili tecnologici per gli alunni con disabilità

Il tema della disabilità sarà al centro del dibattito di Exposanità (Bologna 18-21 Maggio 2016), l’unica manifestazione italiana dedicata alla sanità e all’assistenza

 Nonostante, nel nostro Paese, gli alunni con disabilità iscritti nell’anno scolastico 2014/2015 siano stati quasi 235 mila – 2,7% del totale, in crescita del 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno – gli istituti italiani presentano numerose barriere che non li rendono inclusivi. Tra queste, l’assenza di segnali visivi, acustici e tattili per favorire la mobilità all’interno della scuola di alunni con disabilità sensoriali; la mancanza di percorsi interni ed esterni accessibili; la scarsa presenza di tecnologie informatiche per l’apprendimento. Un grande limite se si considera che il 65,3% degli alunni con disabilità ha un deficit di tipo intellettivo, il 3,5% motorio, il 2,7% uditivo e l’1,6% visivo.

Questa la fotografia scattata, su base dati ISTAT e MIUR – Ufficio di statistica, da Exposanità (Bologna 18-21 maggio 2016) – l’unica manifestazione dedicata ai temi della sanità e dell’assistenza che propone momenti di approfondimento e iniziative speciali dedicate al tema dell’inclusività, dalla vita quotidiana, all’istruzione, dall’educazione, al tempo libero. A tal proposito, verrà allestito un campo prove per testare le funzionalità delle sedie a rotelle più innovative, mentre all’interno di Horus Sport sarà possibilepraticare dal vivo le discipline paralimpiche più diffuse. Sarà attivata una ludoteca attrezzata con giochi accessibili a tutti e verrà realizzata un’area riservata al turismo accessibile. Exposanità, ospiterà inoltre il Meeting Internazionale ISO, che dopo Gran Bretagna, Cina e Giappone, farà tappa a Bologna per parlare di standard ISO per carrozzine.

Tornando ai dati si evince che, per quanto riguarda il grado di scuola in cui sono inseriti, il 10% degli alunni disabili frequenta la scuola dell’infanzia, il 37% la scuola primaria, il 28% la scuola secondaria di I grado e il 25% la scuola secondaria di II grado. L’incidenza più elevata di alunni con disabilità si segnala in Abruzzo (3,3% sul totale degli alunni della regione), Lazio (3,2%) e Liguria (3%) mentre la Basilicata (2%), la Calabria (2,1%) e il Friuli-Venezia Giulia (2,1%) sono le regioni con il tasso più basso.

Il sostegno gioca un ruolo chiave nell’integrazione. Nel nostro Paese il rapporto tra numero di alunni con disabilità e posti per il sostegno, dopo aver raggiunto quota 2,09 nell’anno scolastico 2009-2010, è ritornato a 1,85 nell’anno 2014-2015. Il rapporto è più basso nelle regioni del Sud Italia: in Molise viene affidato un incarico per il sostegno ogni 1,38 alunni con disabilità, in Calabria, uno ogni 1,49. Viceversa, il rapporto aumenta al Nord, dove spiccano Veneto (2,10) e Liguria (2,09).

Le barriere tecnologiche: circa un quarto delle scuole non ha postazioni informatiche destinate allepersone con disabilità

All’interno del percorso di inclusione dello studente disabile nel progetto educativo della classe, la tecnologia ha il ruolo fondamentale di ‘facilitatore’. Con riferimento alla scuola primaria e secondaria di I grado, circa un quarto delle scuole non possiede strumenti informatici destinati alle persone con disabilità.

L’ideale sarebbe avere all’interno dell’aula stessa una postazione informatica con periferiche hardware speciali e programmi specifici per l’insegnamento, ma solo 4 scuole primarie su 10 (39,3%) e poco più di un terzo delle secondarie di primo grado (36,6%) hanno aule dotate di queste attrezzature.

La maggior parte utilizza i laboratori già presenti: sono quasi 6 su 10 le primarie italiane (58,7%) e secondarie di primo grado (56,6%).

Per quanto riguarda gli strumenti didattici compensativi se il 35% non ne fa uso, è ben il 25% degli alunni ad avvalersi di software per l’apprendimento. Più in generale, a disposizione degli studenti affetti da disabilità, pc, tablet, registratori, lettori cd/dvd, fotocamere che permettono la personalizzazione della didattica (per il 47% degli alunni con sostegno).

Le barriere architettoniche:

Oltre al sostegno didattico, gli alunni con disabilità necessitano di servizi per il superamento delle barriere architettoniche, come scale a norma, ascensori, servizi igienici specifici, segnali visivi, tattili e acustici, percorsi interni ed esterni che facilitino gli spostamenti. Se in Italia si registra una percentuale abbastanza alta di scuole che hanno scale a norma (82,4% di scuole primarie e 89,5% di secondarie di I grado) e servizi igienici a norma (80,6% di scuole primarie e 84,3% di secondarie di I grado), rimangono appannaggio di pochi istituti le mappe a rilievo e i segnali visivi, acustici e tattili che sono presenti in solo tre scuole su dieci, sia a livello primario (29,3%) sia secondario di I grado (30,1%). Situazione leggermente migliore, seppur insufficiente, per quanto riguarda percorsi interni ed esterni facilmente accessibili: solo il 42,9% delle scuole primarie e il 44,1% di secondarie di I grado ne è dotata.

La scuola deve essere il luogo dell’inclusione per eccellenza – afferma Marilena Pavarelli, Project Manager di Exposanità – in fatto di strutture e strumenti tecnologici che mette a disposizione ma soprattutto per il ruolo che svolge per l’affermarsi di una cultura dell’apertura e dell’accettazione per l’altro che non può trovare terreno più fertile che a scuola, appunto. Exposanità offrirà una serie di appuntamenti pensati per coloro che seguono gli alunni con necessità speciali -famiglie, insegnanti di sostegno, logopedisti, fisioterapisti e terapisti occupazionali – in un ciclo di iniziative che spazieranno dalla comunicazione aumentativa, ai disturbi dell’elaborazione sensoriale, ai prodotti informatici in fatto di tecnologie assistive.”

Scarica le tabelle dei dati…>>

Exposanità – I numeri dell’edizione 2014

29.215 visitatori di cui 2.813 esteri; 713 aziende presenti con oltre 2.000 prodotti esposti; 235 convegni e workshop, per un totale di oltre 600 ore di formazione e 836 relatori coinvolti; 14 iniziative speciali.

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